Sangineto - Guida Turistica

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.: DA VEDERE
Il territorio appartiene al complesso montuoso dei monti di Orsomarso e Verbicaro. Vedi Orsomarso.
  • Monte Cannitello e La Castelluccia.
  • Torrente Sangineto.
  • Sorgenti Carriero e Petrosa.
  • Lago La Penna.
  • Punti panoramici: Cozzo La Limpa e Timpa di Civita. 
  • Un particolare da rilevare di natura idrografica è rappresentato dal torrente Sangineto che attinge a due sorgenti, di cui una lungo il percorso e l'altra ovviamente all'origine. Infatti esso nasce alla sorgente Carriere e, alla contrada Forge, si ingrossa con la sorgente omonima che sgorga da una roccia dolomitica con un gettito di circa 137 litri al secondo. Le acque servono per irrigazione dei campi, i quali, se si attuasse un serio programma di riforma agricola, potrebbero dare abbondanti coltivazioni e risollevare le misere condizioni dei pochi contadini ancora rimasti in sede.
  • Gli scoscesi rilievi della Catena Costiera, il Cannitello, la Castelluccia, il Passo dello Scalone, il Pinna, circondano il nucleo collinare di Sangineto. Ricoperti da fitte foreste di faggio e castagno, i rilievi offrono paesaggi di incantevole bellezza, nei quali dolci declivi si alternano a ripidi crinali, sovente avvolti da nebbia sottile. Ai piedi del monte Pinna e' adagiato un delizioso laghetto, nelle cui acque si specchia il verde intenso delle conifere. Luogo di notevole bellezza e suggestione, il piccolo lago rappresenta una delle tappe più interessanti e piacevoli per chi si ferma a Sangineto.
Chiesa parrocchiale S. Maria della Neve
 Edificio di fondazione trecentesca, rifatto in periodo tardo-rinascimentale (a. 1586).Portale gotico trecentesco con archivolto tufaceo.Stemmalitico scolpito, con la data della ricostruzione (a. 1586).Fonte battesimale ligneo secentesco, poligonale, intagliato e decorato con motivi floreali.
 Argenterie sacre - Statue processionali.
 La chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria della Neve, risale nell'impianto originario al 1300. Ristrutturata nel corso del XVI secolo, conserva l'antico portale in pietra di tufo, di stile gotico. Da segnalare, all'interno, il pregevole fonte battesimale ligneo risalente al 1600, e diversi arredi sacri nonche' oggetti in argento dei secoli XVII e XVIII.
 Pittoresco edificio quattrocentesco, a pianta quadrilatera, fondato dai fuedatari Conti Sangineto di Belvedere e passato poi in titolarità feudale ai Giunti, ai Sanseverino, ai Marchesi Majorana (1605), ai Firrao di Luzzi (1737) ed infine ai Principi di S. Agata, e da costoro in parte ripreso e restaurato. Avanzi delle muraglie perimetrali, di bastioni e di torri cilindriche originarie del sec. XV.
 Arioso loggiato scoperto di tipo rinascimentale (con arcate a tutto sesto), aggiunto sul fronte dell'edificio. Al centro del cortile s'innalza un vecchio ulivo piantato dai prigionieri austriaci in segno di pace il giorno dell'armistizio il 4 novembre 1918.